SANDRO IVO BARTOLI


Acclamato dalla stampa tedesca come ‘il musicista più importante uscito dall’Italia negli ultimi trent’anni’, il pianista Sandro Ivo Bartoli ha studiato al Conservatorio di Firenze ed alla Royal Academy of Music di Londra, perfezionandosi poi con Shura Cherkassky. Affermatosi come il più grande interprete del repertorio italiano del primo Novecento, è ospite delle più prestigiose orchestre del mondo come la Philharmonia, il Maggio Musicale Fiorentino, l’Hallé, la Filarmonica di San Pietroburgo, la Johnson City Symphony e la Mozart Chamber Orchestra. Pianista dal piglio vigoroso, attratto dal repertorio virtuosistico tardo romantico e padrone di un suono dalle molteplici sfaccettature timbriche, nel repertorio tradizionale Bartoli ha colto importanti affermazioni con i concerti di Rachmaninov (il Terzo Concerto a Londra, la Rapsodia sopra un tema di Paganini a Manchester), Shostakovitch (il Primo Concerto a Stoccolma), Beethoven (il Quinto Concerto a Nordhausen), Franck (le Variazioni Sinfoniche a Kendall), Chopin (il Secondo Concerto a Nottingham), e Liszt (il Concerto Malédiction a Bad Elster). Recentemente, con le sue esecuzioni del Secondo Concerto di Rachmaninov a Dresda (“una visione lirica incomparabile” – Dresdner Neueste Nachrichten) e della Totentanz di Liszt a Monaco di Baviera (“un’esecuzione meravigliosamente tremenda” – Süddeutsche Zeitung), Bartoli ha sottolineato l’indirizzo spregiudicato e virtuosistico che la sua pianistica ha seguito negli ultimi anni, confermandone la validità con una intensa attività discografica che lo ha visto, tra l’altro, vincere del Diapason D’Or/Découverte per le sue incisioni dei concerti per pianoforte e orchestra di Gian Francesco Malipiero ed il “5 de Diapason” per The Frescobaldi Legacy. Di recente pubblicazione sono l’integrale delle trascrizioni Bach-Busoni, e la prima registrazione mondiale delle mushce francescane di Franz Liszt.

 

LA-NAZIONE-16-SETTEMBRE.jpg-3

Musicista eclettico, ha frequentato il teatro curando le musiche di scena de ‘Il libro dell’inquietudine’ di Fernando Pessoa, andato in scena al Festival d’Avignon nell’adattamento di Antonio Tabucchi.

È inoltre protagonista di due documentari cinematografici usciti nel 2014: ‘Pianiste/Interpréte” (M. Sebestik, Parigi, 2005-2014), e ‘Mood Indigo’ (G. Besseling, Amsterdam, 2013).

www.sandroivobartoli.com